Un raro esemplare di Lancia Aprila ante guerra ottimamente conservato.
La vettura venne prodotta nel 1938 e immatricolata il 15 febbraio 1939, vanta una storia assai interessante.
Il cronologico ci mostra vari passaggi di proprietà dalla sua prima immatricolazione fino al 1954 e una targatura della vettura nella zona dei Territori Liberi di Trieste. A seguire la vettura rimase in un deposito triestino fino alla sua scoperta nel 1977 da parte di Giancarlo Cappa, riconosciuto restauratore di Lancia (la sua realtà si chiamava KCA), che riuscì a recuperarla e la vendette all’attuale proprietario, che ne ha la proprietà dall’aprile del 1979. La targa dell’auto è una nera del 79, però sono state conservate le targhe dei territori liberi di Trieste
Tale Aprilia ebbe quindi a cavallo tra la fine anni 70 e inizio anni 80 un importante restauro, di cui vi è ancora tutto il dettagliato preventivo e che ha permesso di portare ai giorni nostri una vettura in uno stato molto buono e in perfetta efficienza.
Da quel momento l’attuale proprietario ha utilizzato l’auto per raduni automobilistici o gare di regolarità. La vettura è stata anche esposta nel 1982 ad un’importante mostra degli anni 30 a Milano, di cui si conserva la documentazione.
Certificata ASI dal 1982 con certificato di omologazione n. 1040.
La vettura trasmette un fascino ed un’eleganza di altri tempi con alcuni raffinati dettagli nel suo abitacolo.
Eleggibile 1000 miglia, rimane un’auto perfetta per qualunque gara di regolarità.
L’Aprilia segna contemporaneamente la fine di una fase storica per la Lancia e l’inizio di una nuova. È una vettura tecnologicamente raffinata, con scocca portante, motore compatto a V stretto e sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, innovativa anche nelle linee particolarmente aerodinamiche.
La Lancia Aprilia viene presentata al pubblico in occasione della trentesima edizione del salone Mondial de l’Automobile di Parigi, nell’ottobre del 1936. Il 15 febbraio del 1937 Vincenzo Lancia viene colpito da un improvviso e fatale attacco di cuore a soli 55 anni, poco prima che l’auto entri in produzione. La Aprilia diviene per tutti il testamento spirituale di Vincenzo Lancia e il grande successo commerciale ottenuto dall’auto supera anche le avversità del secondo conflitto mondiale.
La prima serie della Lancia Aprilia viene prodotta dal 1937 al 1939 in 10.354 esemplari: berlina in allestimento normale e Lusso cui si aggiungono 4.350 autotelai per allestimenti fuoriserie con i quali si sbizzarriscono i migliori carrozzieri italiani, che producono filanti ed eleganti spider e cabriolet.
A due anni dall’inizio della produzione nasce la seconda serie, caratterizzata dall’aumento di cilindrata a 1.486 cc. La potenza resta invariata, migliora però l’elasticità del motore e la velocità massima, malgrado l’aumento del peso a 950 kg, guadagna 1 km/h. Nel decennio 1939-1949 vengono prodotte 11.082 berline più 2.252 autotelai per i carrozzieri.
La produzione dell’Aprilia prosegue – con ulteriori 703 esemplari – anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, periodo in cui la vettura, pur essendo vecchia di quasi dieci anni, può ancora vantare una meccanica e un’impostazione modernissime. Regge egregiamente il mercato fino agli ultimi giorni di produzione e nelle corse è la dominatrice incontrastata per anni della classe Turismo fino a 1500 cc: trionfa in questa classe anche alla Mille Miglia del 1947 grazie alla poderosa ripresa e alla grande tenuta di strada.
Ancora oggi, ad oltre ottant’anni dalla sua presentazione, l’Aprilia è considerata una vettura intramontabile e all’avanguardia che, raccogliendo il meglio della filosofia dell’innovazione Lancia, ha saputo inaugurare una nuova epoca per l’automobilismo del tempo. Lo stesso Vincenzo Lancia, solitamente ipercritico verso le sue vetture, dopo averne testato il prototipo non poté fare a meno di esclamare: «Che macchina meravigliosa!».
Informazioni tratte dal website di FCA Heritage.
Un affascinante coupè che ha segnato la storia di Fiat alla fine degli anni 60 in un luminosissimo Azzurro metallizzato, perfettamente restaurato.
Una vera coupè sportiva del mitico Tridente con un design e un sapore veramente particolari.
Esemplare con guida a sinistra di produzione anno 1955 con bocca stretta e porte corte in ottimo stato estetico, completamente restaurata con un gradevole abbinamento di colori esterno/interno.