Siamo di fronte ad un’icona assoluta del mondo automobilistico, l’auto prodotta nel 1953 viene dapprima importata negli USA, successivamente nel 1987 viene acquistata e importata in Italia, da quel momento ad oggi la vettura ha avuto un singolo proprietario; quest’ultimo, negli anni successivi all’acquisto, ha provveduto ad effettuare un minuzioso restauro della vettura in modo tale da preservarne autenticità ed originalità, in ogni singola parte. L’auto si presenta in condizioni molto buone, la carrozzeria color giallo primula e le cromature sono state perfettamente restaurate, allo stesso modo gli interni, già in ottimo stato, sono stati sottoposti a restauro conservativo per preservarne l’originalità; tutti gli interventi effettuati a cui è stata sottoposta la vettura sono stati ampiamente documentati ed è possibile prenderne visione. Dal punto di vista meccanico il potente sei cilindri in linea perfettamente messo a punto, il cambio a quattro marce dagli innesti precisi e la solidità del telaio sono in grado di far sentire chiunque abbia il piacere di sedersi dietro al volante come un vero e proprio gentleman driver.

La vettura è visibile esclusivamente su appuntamento nella nostra sede. Grazie alla nostra Officina di assistenza tecnica e restauro è possibile ispezionarla con i nostri professionisti, che potranno fornire qualunque dettaglio tecnico.

La XK120 fu lanciata in versione roadster al salone dell’automobile di Londra il 27 ottobre 1948 come veicolo di prova. Il modello destò però molto interesse e suscitò molti commenti positivi, che convinsero William Lyons a produrlo in serie. La cifra “120” nel nome del modello si riferiva ai 120 mph (193 km/h) di velocità massima ottenuta con parabrezza installato, facendo diventare la XK120, al tempo del suo lancio, la vettura di produzione standard più veloce al mondo.

Era disponibile in due versioni aperte, roadster e cabriolet, oltre ad una coupé. La cabriolet e la coupé possedevano un cruscotto in radica. Interessante dettaglio di design è la maniglia per l’apertura delle portiere realizzata con una cinghia in pelle.  La versione roadster venne per anni impiegata a livello agonistico nelle più famose competizioni dell’epoca ottenendo grandi successi. Il motore 6 cilindri in linea, unito alla raffinata aerodinamica, garantiva infatti ottime prestazioni per l’epoca. Il periodico The Motor e la stessa Jaguar diedero dimostrazioni di ciò, ottenendo ottimi risultati, accelerazione da 0 a 100 km/h di 10 secondi e velocità di punta ben oltre i di 210 km/h.